Intervista a Susanna Pozzi Jewelry Fashion Designer







IDENTIKIT:
Nome: Susanna Pozzi
Professione: Designer ofara e fashion
Dati di contatto: Pagina Facebook: Sp lab jewels
Motto/stile: Alla ricerca di gusti raffinati e unici
Hobby: Organizzare party, personal shopper e..shopping!
Aspirazioni: Avere una linea di gioielli conosciuta e mi piacerebbe conoscere sempre di più quello che è l’ambiente del wedding, events e party



1.Com’è successo che una persona come te abbia iniziato a essere creativa/fare questo di lavoro? Perché?
Fin da piccola adoravo creare e disegnare. Ho sempre scelto laboratori e studi artistici, sino all’università in Fashion& textile design, ma con la passione irrefrenata in me del gioiello. La cosa che ambivo più fare era immaginarmi un’idea e crearla direttamente io da sola con le mie mani. Per questo ho partecipato a un corso orafo… la mia fortuna!

2.Da che fonti culturali trai maggiore ispirazione? Chi sono stati i tuoi maestri?
Avendo una formazione artistica nell'ambito della moda, spesso osservo le sfilate e mi faccio ispirare dalle palette colori e dai tessuti..rigidi, trasparenti, increspati etc. I miei maggiori maestri sono stati i piccoli artigiani del mio territorio, pazienti e con tanta voglia di “affidare” il loro lavoro a mani più giovani.

3. La tua mente è il tuo principale strumento di lavoro, in che modo la curi?
Sicuramente la mente è il mezzo fondamentale per apprendere idee per poi farne uscire un’idea pazza e originale. Mi aiutano molto i siti web creativi, riviste, libri ma soprattutto osservare il mondo, la gente, quello che indossa e quello che vuole. Mi sento molto fortunata con il mio lavoro perchè riesco a realizzare una creazione personalizzata, quindi il cliente si sente AMATO e UNICO.



4. Quando accetti un lavoro, che valore dai ad ognuno di questi fattori? Soldi, libertà, creatività, visibilità, lavorare con i migliori…
Allora… metto in ordine d’importanza questi valori. Libertà, una delle parole chiave della mia vita. Creatività, l’aspetto principale per me, qualcosa di Mio ci deve sempre essere in qualsiasi cosa che faccio. Soldi, non si campa nè di aria e nè di amore. Visibilità, certo, tutti vorrebbero essere un nome importante nel proprio settore, ma io mi accontento di arrivare alla gente comune con le mie creazioni e renderle felice di avere un pezzo unico e prezioso. Lavorare con i migliori, è l’ultimo nel mio caso. E’ giusto imparare dai migliori, ma trovo che dopo un po’ bisogna staccarsi dalla loro ala protettiva e imparare sbagliando da soli. Lavorare per qualcuno ti metti sempre un po’ in ombra.

5. Perché un gruppo creativo/team funzioni, c’è bisogno qualcuno che eserciti la funzione di leader o capo? Ti definisci un leader? Se si, perché?
A parer mio ci deve essere una persona che faccia da pilastro per un team. Ma sono convinta che le decisioni e tutto ciò che riguarda il team vadano prese tutte assieme. Io non mi definisco un leader, sono troppo istintiva e in un certo senso “antropologa”.





6. Dichiarati: con che persona o impresa ti piacerebbe lavorare? Definisci il tuo target (cliente)
Più che lavorare, collaborare. Mi piacerebbe aprire insieme ad altre menti artistiche un “centro commerciale” creativo. Un’ insieme di piccoli laboratori artigianali e artistici a partire dalla pittura, al cinema, alla fotografia, alla poesia, alla musica, alla moda etc.


7. Lascia un segno/ messaggio alle nostri lettrici..
La mia tesi trattava giusto del segno. Dal titolo: “Obsession trace, si vive di ricordi per essere ricordati”.
Vi lascio con questa frase:

“ Chiunque noi siamo e dovunque noi andiamo lasciamo dietro di noi una traccia” .

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