L’intervista al RE del Rock and roll “Elvis Presley” - incarnato in Joe Bavota – Sanremo 2016


L’intervista al RE del Rock and roll “Elvis Presley”  - incarnato in Joe Bavota – Sanremo 2016  by Irina Tirdea

Identikit
Nome: Joe Bavota
Professione: cantante - La sosia officiale & l’impersonator di Elvis Presley
Nato: Canada
Origini: Italia
Spettacolo: Lo spettacolo musico-culturale di "Joe Bavota", fa rivivere la storia e la vita di uno dei più grandi interpreti mondiali della musica, "Elvis Aaron Presley".







T.I.: Raccontaci la tua storia: Chi sei? Quando hai iniziato questo 
percorso?
J.B. Mi chiamo Joe Bavota, sono nato in Canada a Montreal, nel 1972 da genitori italiani. Già dall'età di 4 anni inizio ha coltivare l'amore per uno dei più grandi interpreti della musica mondiale: Elvis Aron Presley.
Arrivo in Italia negli anni '80 e dal 1994 inizio a studiare canto. Questo studio mi porta ad intraprendere la carriera di cantante con il Pianobar dal 1995 in Italia, portando un repertorio prevalentemente di musica italiana anni 60-70-80.
Dal 2000 inizio a portare la musica e la cultura musicale italiana in Europa: Slovacchia, Ungheria, Svizzera, Germania, Slovenia e Polonia.
Il progetto Europa si rivela un successo in quanto la musica italiana di quegli anni all'estero è molto amata.
Con il passare degli anni inizio ad introdurre brani del mio idolo Elvis e parallelamente la mia somiglianza fisica a lui diventa sempre più evidente tanto è, che nel 2008 un manager molisano, notando la somiglianza e le capacità vocali, mi propone di preparare uno spettacolo in ricordo di Elvis Presley. L'idea mi entusiasmò molto, ma ero consapevole che portare Elvis Presley in Italia non era un compito facile vista la grandezza ed inimitabilità del personaggio.





Dopo mesi di riflessione ho deciso di abbandonare il Pianobar e di creare un vero e proprio spettacolo in onore del mito.  Ciò, mi portò anche a riflettere su come poter entrare nel cuore delle persone e dei fan dello stesso artista senza mai ridicolizzarlo e sminuirlo, e portando però sul palco Joe Bavota quindi senza imitare la sua voce ma usando la mia entrando nel ruolo di cantante sosia e non imitatore.

Iniziai così a mettere insieme i pezzi del puzzle per poter creare un grande spettacolo, unico nel suo genere: orchestra dal vivo di 8-10 elementi, abiti di scena, forniti direttamente dalle sartorie di Memphis che, ancora oggi, producono abiti per impersonator di tutto il mondo, repertorio dei brani più belli che Elvis interpretò tra il '54 e il '77. Il primo abito che decisi d’ acquistare fu “l'American Eagle”, il meraviglioso costume che Elvis indossò nel celebre concerto “Aloha from Hawaii” nel 1973 e che fu trasmesso in mondovisione. La cosa che mi premeva di più, però, era rendere lo spettacolo musico-culturale, quindi decido di inserire nello spettacolo tra un brano e l'altro, frammenti raccontati della storia della vita di Elvis: la famiglia, l'amore, il successo e tutte le varie vicissitudini fino alla sua morte.
Dopo diverse ospitate di lieve entità in giro per l'Italia, nel 2010 riesco finalmente a mettere su lo spettacolo che mi ero prefissato di portare.
Piano, piano inizio a farmi conoscere dai fan e scopro che sono tantissimi anche in Italia, così con l'aiuto del web inizio a riunirli nelle mie pagine e poi nei miei concerti.
Alcune delle tappe più importanti degli ultimi tre anni sono state: il teatro Verdi di San Severo (FG) (2013), il Museo Mondiale Itinerante Presley a Taormina (2014), il Salone Margherita a Roma (2015). Nel 2012 ho partecipato al video ufficiale dei Van Houtens, brano “I want to tell you” Parallelamente, sono stato invitato a partecipare come ospite ad alcuni programmi radiofonici e televisivi locali e nazionali tra cui: intervista a Radio 2 in occasione della morte della madre di Elvis (2013), ospite su Sky al Mino Balestra Show (2013), ospite al Palafiori di Sanremo al Festival della Melodia dove ho catturato anche l'attenzione delle telecamere di Striscia la Notizia facendo un piccolo sketch (2014), ospite a Canale 5 alla trasmissione "Avanti un altro" con Paolo Bonolis (2014), ospite in diretta  a Rai 2  "Tg2 Insieme" con Marzia Roncacci accompagnato al piano dal mio fedele collaboratore e responsabile della mia orchestra, il Maestro Salvatore Langiano (2015), ospite alla trasmissione di Gerry Scotti “Caduta Libera” nella puntata dedicata ai sosia (2016), intervistato a Sanremo 2016 (by Irina Tirdea).

Dal 2013 il mio spettacolo è totalmente autoprodotto dalla mia azienda “Joe Bavota Management”.

T.I.: Raccontaci cosa stai facendo in questo momento? Progetti per il futuro?
J.B.: Grandi sono i progetti per il futuro: già in programma il 20 marzo un'ospitata al Peter Pan di Riccione, in preparazione oltre 20 tappe per il 2016 tra Italia, Europa, America e Canada.
Tutti gli aggiornamenti sui miei concerti in Italia e all'estero sono sempre pubblicati sulla mia pagina Facebook ufficiale “Joe Bavota Remembers Elvis Presley” e sul mio profilo facebook “Joe Bavota”.


T.I. Come definisci i tuoi FAN?
J.B.: Molte sono le difficoltà e i sacrifici per portare al meglio questo spettacolo. La giuria più grande per me sono i fan di Elvis i quali si suddividono in varie categorie. Da quelli che pretendono di riascoltare la sua voce e rivedere lui (cosa ovviamente impossibile) a quelli che invece apprezzano l'umiltà e la professionalità con cui un impersonator fa rivivere questo personaggio.

T.I.: Qual è la tua opinione su Sanremo 2016? Qualche preferito?
J.B.: Ho molto apprezzato l'idea di rivedere sul palco i grandi interpreti della musica italiana come i Pooh, Laura Pausini, Renato Zero, Eros Ramazzotti,   ma anche gli ospiti internazionali non sono stati da meno in primis il grande Elton John. Emozionante e commovente Ezio Bosso, ha dato una lezione di vita e musica a tutti noi... indimenticabile momento!

Sono molto felice che gli Stadio abbiano vinto il Festival, vittoria meritata, grandissime estensioni vocali e musica di altissimo livello.


Mi ha fatto divertire e rivivere i momenti della mia adolescenza Cristina D'Avena, ho apprezzato tantissimo la sua partecipazione al festival.

Devo dire che quest'anno, rispetto agli anni passati, ho seguito molto più volentieri quest'evento. 

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